PLASTIC TAX: ZANETTI (ASSOLATTE), IMPOSTA RISCHIA DI METTERE FUORI GIOCO SETTORE LATTIERO CASEARIO

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“l’imposta sulla plastica che il governo intende introdurre dal prossimo anno colpira’ negativamente il settore lattiero caseario”, afferma assolatte, nel precisare che secondo proprie stime “solo per l’imballaggio primario il costo annuo della plastic tax ammontera’ a diverse decine di milioni”. “abbiamo intrapreso gia’ dallo scorso anno numerose iniziative per sensibilizzare governo e parlamento evidenziando il danno che questa ennesima imposta arrecherebbe al settore, ma anche la sua infondatezza”, informa paolo ZANETTI, presidente di assolatte. “per l’industria lattiero casearia, e quella alimentare in generale, la plastic tax non trova giustificazioni: e’ un’imposizione diretta esclusivamente a ‘fare cassa’, colpendo indistintamente consumatori, lavoratori e imprese”, evidenzia assolatte, secondo cui “la plastic tax non apporta alcun beneficio ambientale, economico e sociale ed e’ una tassa sbagliata e diseducativa”. “colpisce infatti i prodotti e non i comportamenti errati, che andrebbero invece contrastati con la formazione e la responsabilizzazione dei cittadini-consumatori e con una seria ed efficace vigilanza sugli abusi ambientale”, sottolinea assolatte. “al di la’ di queste considerazioni, riteniamo che non sia questo il momento di immaginare nuove tasse o balzelli per le imprese o per i consumatori perche’ produrrebbero ulteriori effetti depressivi sui consumi, con rischi di delocalizzazione e ripercussioni sull’occupazione”, afferma ZANETTI. “gia’ duramente colpite dal lockdown e dalla sospensione del canale horeca, le imprese lattiero casearie stanno subendo forti limitazioni, di cui e’ difficile prevedere la fine”, prosegue assolatte, nel precisare che “la ripresa e’ lontana e con essa il rilancio dei consumi: le stime federalimentare prevedono per il comparto del food&beverage una riduzione del 40% del fatturato nel 2020, con la previsione di una contrazione del 25% nel 2021”. “ma c’e’ un altro fattore importante da considerare, ed e’ che nel lattiero caseario gli imballaggi sono determinanti per garantire la sicurezza dei prodotti, spesso caratterizzati da una forte deperibilita’, e il mantenimento di quelle caratteristiche organolettiche che li hanno resi famosi in tutto il mondo”, rileva assolatte. “i prodotti lattiero caseari vengono protetti per piu’ di un valido motivo”, spiega assolatte, che evidenzia: “i materiali utilizzati assicurano gli standard microbiologici, di protezione dalla luce, di barriera ai gas, di resistenza meccanica e portano l’alimento fino al momento del consumo nelle condizioni ottimali. garantendo inoltre un’alta durabilita’ del prodotto”. “un circolo virtuoso che contribuisce in modo importante a combattere gli sprechi e ridurre il ricorso agli imballaggi”, sottolinea assolatte. “le conseguenze dell’applicazione della plastic tax nel settore lattiero caseario si estenderebbero ben oltre i confini nazionali”, afferma. “trattandosi di una imposta tutta italiana ci troveremo svantaggiati nei confronti dei nostri agguerriti concorrenti europei, peraltro gia’ favoriti da sistemi paese e burocrazie molto piu’ integrate ed efficienti”, evidenzia ZANETTI. “da ricordare che un ulteriore rallentamento delle esportazioni sarebbe un evento gravissimo per un settore che esporta il 40% della propria produzione casearia, assorbita per l’80% proprio dai paesi della comunita’ europea”, rimarca assolatte. “per ogni grammo di plastica utilizzato e’ gia’ previsto un importante contributo al conai per il riciclo”, ricorda assolatte, che agggiunge: “e dal 2021, sempre in nome della sostenibilita’, le imprese lattiero casearie saranno pesantemente coinvolte nelle numerosissime iniziative della farm to fork concepita dalla commissione europea, che genereranno nuovi e consistenti costi per l’adeguamento alle nuove regole”. “siamo pronti ad affrontare qualunque sfida, lo abbiamo dimostrato anche in questo nefasto 2020, ma non siamo certo disposti a rischiare la sopravvivenza del nostro sistema industriale, ne’ quella di prodotti fondamentali per l’economia dei territori italiani, ne’ tantomeno il futuro dei nostri lavoratori a causa di imposizioni gravose, arbitrarie e inutili spacciate come virtuose”, conclude ZANETTI.