(riproduzione riservata)
“una sentenza importante per l’italia che e’ leader europeo nei prodotti a denominazione di origine (dop/igp e stg con 311 prodotti riconosciuti e tutelati a livello comunitario”, afferma in un comunicato la coldiretti nel commentare la sentenza della corte di giustizia ue “secondo cui il diritto dell’ue e in particolare i regolamenti 510/2006 e 1151/2012 vietano la riproduzione della forma o dell’aspetto protetto da una dop, qualora tale riproduzione possa indurre in errore il consumatore sulla reale origine del prodotto, su un caso che riguarda la dop francese morbier”. per coldiretti “si tratta di difendere un sistema della #dopeconomy che ha messo segno un valore della produzione di 16,9 miliardi di euro e un export da 9,5 miliardi di euro nel 2019 con il contributo di oltre 180.000 operatori secondo elaborazioni coldiretti su dati ismea-qualivita”. “l’italia – sottolinea la coldiretti – e’ anche il paese piu’ colpito dalla falsificazione con un valore di oltre 100 miliardi del cosiddetto italian sounding nel mondo o per effetto della pirateria internazionale che utilizza impropriamente parole, colori, localita’, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all’italia per alimenti taroccati che non hanno nulla a che fare con il sistema produttivo nazionale”. “il cosiddetto italian sounding – sottolinea la coldiretti – colpisce in misura diversa tutti i prodotti, dai salumi alle conserve, dal vino ai formaggi ma anche extravergine, sughi o pasta e riguarda tutti i continenti”. “in realta’ – precisa la coldiretti – a differenza di quanto avviene per altri articoli come la moda o la tecnologia, a taroccare il cibo italiano non sono i paesi poveri, ma soprattutto quelli emergenti o i piu’ ricchi a partire proprio dagli stati uniti e dall’australia”. “in testa alla classifica dei prodotti piu’ taroccati – secondo la coldiretti – ci sono i formaggi, a partire dal parmigiano reggiano e dal grana padano con la produzione delle copie che ha superato quella degli originali, dal parmesao brasiliano al reggianito argentino fino al parmesan diffuso in tuti i continenti. ma ci sono anche le imitazioni di provolone gorgonzola, pecorino romano, asiago o fontina”, conclude il comunicato.