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“martedi’ 15 dicembre 2020 dalle ore 9.00, si svolgera’ una giornata di studio su ‘l’acqua, da risorsa a calamita”, organizzata dall’accademia dei georgofili. la partecipazione potra’ avvenire dietro compilazione del form: https://bit.ly/3767tra, entro lunedi’ 14 dicembre 2020″, rende noto un comunicato dei georgofili che prosegue: “gli effetti dei cambiamenti climatici sono tangibili. e’ documentato l’aumento con cui accadono eventi piovosi di forte intensita’ e, di conseguenza, i fenomeni erosivi. piogge concentrate in un breve periodo aggrediscono la superficie del terreno e producono effetti talvolta eclatanti. le anomalie del regime pluviometrico e la gestione non sempre corretta del territorio mettono a rischio il suolo e l’erosione, che rimane il principale aspetto della degradazione del suolo stesso ,supera mediamente di 30 volte il tasso di sostenibilita’. il non corretto uso del suolo non e’ solo legato alle attivita’ agricole, ma anche e soprattutto alle attivita’ extra agricole. pochissimi studi stimano il danno economico causato dalla perdita di una risorsa non rinnovabile come il suolo. a fronte di eventi catastrofici causati da eccessi idrici, aumentano anche frequenza e durata dei periodi di siccita’, mettendo a rischio la salute degli eco-sistemi agricoli e forestali. e’ altrettanto evidente che i cambiamenti climatici e l’intensificazione della pressione antropica hanno ridotto la capacita’ dei suoli di trattenere l’acqua a seguito alla rilevante diminuzione della sostanza organica che si e’ verificata ricorrendo ad agro-tecniche non sostenibili. si impone, quindi, una pianificazione dell’uso del territorio, partendo dalla completa conoscenza dei tipi di suolo. gli impatti ambientali variano da suolo a suolo, in funzione dell’uso e della gestione. in particolare, l’attivita’ agricola determina fortemente i processi idrologici e i rapporti acqua-suolo: il ricorso alle pratiche agricole sostenibili non e’ piu’ procrastinabile. nell’immediato vi e’ la necessita’ di attuare un piano quadro nazionale finalizzato, sia a recuperare e accumulare l’acqua piovana, attraverso la creazione di serbatoi e vasche di espansione, sia a incrementare la raccolta dell’acqua non trattenuta dal suolo (drenaggio, ruscellamento) con la realizzazione di piccoli e medi bacini di raccolta, nonche’ il ripristino della funzionalita’ dei numerosi ‘laghetti’ gia’ esistenti, anche con funzione di laminazione delle piene. allo stesso tempo sono da favorire tutte quelle strategie di gestione delle risorse idriche e del suolo che possono favorire il risparmio idrico e la tutela delle acque disponibili”.