MANOVRA: VACONDIO (FEDERALIMENTARE), PARLAMENTO RECEPISCA EMENDAMENTI SU RINVIO PLASTIC E SUGAR TAX

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“le limitazioni delle vendite dovute al lockdown e la chiusura del canale horeca sono condizioni che inevitabilmente porteranno a un ritardo nella ripresa e nel rilancio dei consumi, avendo gia’ determinato per il comparto del food&beverage una riduzione del 40% del fatturato nel 2020 con la previsione di una contrazione del 25% nel 2021. non possiamo accettare un’altra mannaia: per questo, abbiamo proposto alcuni emendamenti che speriamo il parlamento recepisca sul rinvio di plastic e sugar tax. le proposte di emendamento, supportate anche da una lettera ad alcuni ministri, riguardano la necessita’ di posticipare almeno al 1° gennaio 2022 le due tasse”, afferma in un comunicato ivano VACONDIO, presidente di federalimentare, nell’esprimersi sulla questione delle imposte di plastica e zucchero che, secondo quanto scritto nel ddl bilancio, dovrebbero entrare in vigore il 1° luglio 2021. “federalimentare ha piu’ volte ribadito come plastic e sugar tax siano due tasse da abolire totalmente perche’ messe in campo per ‘fare cassa’ senza essere in grado di risolvere i problemi di riciclo nel primo caso e nutrizionali nel secondo, gravando pero’ fortemente sulle industrie gia’ prima della pandemia”, spiega il comunicato, nel precisare che “l’imposta sulla plastica, che colpisce piu’ o meno tutta l’industria alimentare, ad esempio, fara’ aumentare mediamente i prezzi al consumo del 10% con punte fino al 60% su prodotti con basso valore aggiunto”. “non solo: quando entrera’ in vigore, si aggiungera’ alla levy tax, la tassa europea sui volumi di plastica non riciclata che sara’ introdotta a breve”, aggiunge il comunicato, nel sottolineare che “quella sugli zuccheri, invece, e’ basata su un approccio opposto rispetto a quello che l’italia ha scelto giustamente di far valere nelle battaglie europee contro politiche nutrizionali che discriminano cibi specifici, nella convinzione che ogni alimento possa essere mangiato nella giusta quantita’”. “tutto questo senza contare che e’ dimostrato come le tasse siano misure economiche inefficaci nel conseguire livelli piu’ elevati di salute pubblica”, evidenzia il comunicato. “ma se la nostra posizione di netta opposizione a queste tasse non puo’ essere presa in considerazione, crediamo che almeno nella proposta degli emendamenti in relazione alle tempistiche di entrata in vigore delle due imposte, il parlamento possa ascoltarci”, afferma VACONDIO. “l’operativita’ della tassa da luglio 2021 obbligherebbe le aziende gia’ in difficolta’ a farsi carico entro poco tempo degli aspetti organizzativi e contabili”, spiega, nel sottolineare che “le nostre imprese, invece, hanno bisogno di un periodo ben piu’ lungo per adeguarsi a queste misure”. “dobbiamo almeno uscire totalmente dalla pandemia e avviarci verso la ripresa, cosa che non succedera’ prima della fine del 2021”, conclude VACONDIO.