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“il ‘progresso’, nel dopoguerra e negli anni del boom economico, e’ stato segnato dalla contrapposizione tra citta’ e natura. ora e’ giunto il momento di rinsaldare questo legame e di portare la natura in citta’”, ha sottolineato confagricoltura che, nell’ambito di ecomondo digital, ha tenuto con universita’ della tuscia, assocarta e comitato tecnico scientifico di ecomondo un webinar su “architettura e natura: bioedilizia, bioeconomia forestale, eco-design”. “la sfida e’ quella di favorire in futuro una maggiore consapevolezza del ruolo strategico della silvicoltura, a partire dalla gestione attiva dei boschi, considerati finalmente come risorsa essenziale per la collettivita’ ed anche rilevanti economicamente per le filiere agro-forestali”, ha detto giulio ROCCA, presidente della federazione nazionale di prodotto risorse boschive di confagricoltura. “vanno colte le opportunita’ che vengono per il sistema italiano dalla filiera foresta-legno-biomassa”, ha osservato il prof. giuseppe scarascia MUGNOZZA dell’universita’ degli studi della tuscia, che ha coordinato i lavori del webinar. gli alberi – e’ emerso nell’incontro – sono sempre piu’ protagonisti all’interno delle citta’ metropolitane, per migliorare la qualita’ della vita e il benessere dei cittadini. parliamo di piante arboree impiegate non solo e non tanto come arredo urbano, ma come moltiplicatori di biodiversita’ e come importanti sistemi di regolazione del clima e di mitigazione della biosfera. “ad avviso di confagricoltura va favorita quella che e’ una vera e propria rivoluzione verde, con lo sviluppo delle foreste urbane e periurbane, che diventano boschi verticali nelle piu’ recenti evoluzioni architettoniche. non la casetta sugli alberi, ma una vera e propria casa di alberi. piante non come semplici ornamenti, ma prime inquiline delle abitazioni, ecosistema vivente. non solo gli alberi ma tutta la filiera foresta-legno ha un ruolo rilevante per la produzione di risorse naturali rinnovabili”, precisa il comunicato. “dobbiamo riscoprire il legno ed i suoi impieghi per mobili, carta, cartone ma anche a fini energetici. e va esaltato il ruolo che ha nella bioedilizia, con soluzioni che integrano design, sostenibilita’ e tecnologia per adeguare le abitazioni e gli spazi all’aperto alle nuove esigenze di multifunzionalita’. a cio’ occorre aggiungere anche l’importante filiera del riciclo di legno, carta e imballaggi, nell’ottica della bioeconomia forestale”, ha sottolineato il rappresentante di confagricoltura. “nella sessione dedicata ai progetti emergenti, tante le soluzioni innovative che nascono dalla risorsa bosco presentate da ricercatori e startupper: dalla cassa acustica di design realizzata con gli alberi abbattuti dalla tempesta vaia, alla progettazione di un parco metropolitano nel comune di genova basato su soluzioni che prendono spunto dalla natura, all’utilizzo dei residui forestali. confagricoltura ha apprezzato l’iniziativa, annunciata dal direttore generale dell’economia montana e delle foreste del mipaaf alessandra STEFANI, di avviare con il mise un cluster legno nazionale che ponga i proprietari boschivi in rete con accordi di foresta. l’organizzazione degli imprenditori agricoli condivide anche la proposta ministeriale, connessa al recovery fund di un progetto forestale di miglioramento, collegato al sistema idrico ed alle iniziative di prevenzione del dissesto idrogeologico. quella foreste-legno e’ una filiera moderna ed innovativa che conta circa 80mila imprese, per oltre 500mila unita’ lavorative occupate ed un saldo commerciale positivo di piu’ di 40 miliardi di euro. ed e’ il secondo settore produttivo dell’industria manifatturiera italiana”, ha concluso confagricoltura.