ILLECITI AGROALIMENTARI: AGRINSIEME, RIFORMA ADEGUA DISCIPLINA AD EVOLUZIONE SISTEMA ALIMENTARE

(riproduzione riservata)

“le imprese agroalimentari del nostro paese sono da sempre molto attente alla qualita’, alla salubrita’ delle produzioni e al rispetto scrupoloso delle normative igienico-sanitarie; la loro professionalita’ e’ ampiamente riconosciuta e ha contribuito a creare la positiva immagine e il prestigio del made in italy nel mondo”, ha ricordato il coordinamento di agrinsieme, che riunisce cia-agricoltori italiani, confagricoltura, copagri e alleanza delle cooperative agroalimentari, intervenendo in audizione in commissione giustizia della camera nell’ambito dell’esame del ddl con nuove norme in materia di illeciti agroalimentari, che – precisa il comunicato di agrinsieme – introduce nuove fattispecie di reato quali l’agropirateria, la frode nel commercio di alimenti e la frode in commercio di alimenti con segni mendaci. “per tali ragioni, pur riconoscendo la finalita’ nobile e condivisibile della riforma dei reati in materia agroalimentare, che interviene sul codice penale e sulla legislazione speciale di settore andando nella positiva direzione di adeguare la disciplina punitiva all’evoluzione del sistema di produzione, trasformazione e vendita dei beni alimentari e di contrastare al contempo fenomeni particolarmente gravi di frode alimentare, si raccomanda al parlamento una prudenza nel suo operare e un’attenta valutazione delle conseguenze, anche non volute, che i nuovi precetti normativi potrebbero riverberare nei confronti degli operatori, ricordando che le imprese hanno bisogno di certezze nel loro agire quotidiano”, ha osservato il coordinamento. “le condotte fraudolente che il testo mira a reprimere, infatti, determinano un notevole squilibrio nei rapporti fra gli operatori agricoli e fra questi e gli altri attori della filiera, con il duplice risultato di far lievitare i prezzi al dettaglio e di far calare drasticamente quelli all’origine; tali condotte vanno cosi’ ad arrecare un danno economico ai consumatori e ai produttori e si aggiungono alle ricadute sanitarie delle stesse azioni fraudolente, anch’esse a discapito dei cittadini-consumatori e delle imprese agroalimentari”, ha proseguito agrinsieme. “non possiamo pertanto che accogliere positivamente i contenuti del testo in discussione nel suo complesso, che a nostro avviso comporta rilevanti passi in avanti volti alla tutela dell’agroalimentare italiano e della salute pubblica e che fa esplicito richiamo al patrimonio agroalimentare quale bene giuridico protetto dalla rinnovata disciplina dei reati di frode”, ha evidenziato il coordinamento. “una piu’ incisiva e organica azione di lotta alla contraffazione deve pero’ prevedere un maggiore coordinamento a livello europeo e internazionale, in particolar modo sul fronte dei controlli, cosi’ da andare a contrastare un fenomeno che e’ ormai di dimensione transnazionale e che necessita pertanto di una risposta comunitaria in termini di tutela, prevenzione e contrasto. e’ fondamentale, in altre parole, che si arrivi a livello europeo alla definizione chiara del concetto di frode alimentare, ancora non presente nel diritto comunitario”, ha concluso agrinsieme.