ANBI: AL SUD NON MANCANO RISORSE IDRICHE MA INFRASTRUTTURE PRESENTATO A MATERA PIANO RETE IDRAULICA

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“nel sud italia, oltre l’11% della capacita’ dei bacini per la raccolta delle acque e’ occupato dalla presenza di sedime; per liberarli dall’interrimento sono pronti 45 progetti, che garantirebbero oltre 1.300 posti di lavoro. non solo: nel meridione ci sono 6 invasi incompleti, la cui ultimazione incrementerebbe la disponibilita’ idrica per oltre 55 milioni di metri cubi, attivando circa 1.300 posti di lavoro; i progetti sono gia’ pronti. sono questi alcuni dati diffusi dall’associazione nazionale dei consorzi per la gestione e la tutela idraulica del territorio (anbi), che a matera ha presentato gli interventi per il mezzogiorno, previsti dal piano per l’efficientamento della rete idraulica. la proposta, gia’ presentata al governo e composta da progetti con l’iter burocratico assolto ed in attesa solo di finanziamento, prevede nel sud anche 222 interventi di manutenzione straordinaria e la realizzazione di 4 nuovi bacini idrici; l’investimento complessivo e’ circa di 1 miliardo e 899 milioni di euro, capaci di attivare quasi 9.500 unita’ lavorative nel segno del green new deal”, informa anbi in un comunicato stampa. “mettiamocela tutta per un importante lavoro di squadra”, afferma francesco VINCENZI, presidente di anbi, evidenziando “la funzionalita’ del piano redatto dai consorzi di bonifica ed irrigazione alle opportunita’ del recovery fund, il cui cronoprogramma prevede la conclusione degli iter procedurali con l’assegnazione dei lavori entro il 2023 e l’ultimazione delle opere entro il 2026”. “il futuro dell’italia e’ legato anche alla capacita’ di ridurre il divario fra nord e sud del paese; lavoriamo per questo nella prospettiva di un modello economico, che abbia il territorio al centro”, sottolinea VINCENZI. “il recovery fund e’ una straordinaria opportunita’, cui non si puo’ rispondere con irrealizzabili megaprogetti. l’italia ha ripetutamente dimostrato di avere difficolta’ di spesa per l’impossibilita’ di rispettare le tempistiche previste, per colpa delle lungaggini burocratiche. il piano anbi, fatto di progetti gia’ definitivi ed esecutivi, accorcia i tempi, offrendo un contributo di concretezza al paese ed alle istituzioni, che lo rappresentano”, aggiunge massimo GARGANO, direttore generale di anbi. “la cartina di tornasole dell’utilita’ di questo piano sono i tanti progetti lucani in attesa di finanziamento per centinaia di milioni di euro, segno della presenza di altrettanto gravi problemi. in basilicata, il 2020 si sta caratterizzando come l’anno piu’ siccitoso in periodo recente, soprattutto nel comprensorio del bradano; eppure, non sono le disponibilita’ idriche a mancare al sud, sono le infrastrutture”, conclude giuseppe MUSACCHIO, amministratore unico del consorzio di bonifica della basilicata. ai lavori hanno partecipato anche gli assessori lucani gianni ROSA e francesco FANELLI, mentre ‘da remoto’ sono intervenuti i colleghi gianluca GALLO (calabria) e edy BANDIERA (sicilia), oltre al direttore generale m.i.t. dighe e infrastrutture idriche, angelica CATALANO e vera CORBELLI, segretario generale autorita’ di bacino distrettuale dell’appennino meridionale.