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“un invito alla cautela, alla gradualita’ e ad una valutazione attenta della sostenibilita’ economica delle misure che si intendono attuare: e’ questo l’auspicio espresso dall’alleanza cooperative agroalimentari rispetto all’impatto della strategia del new green deal che l’europa intende percorrere in tema di produzione alimentare”, afferma un comunicato dell’alleanza, nell’informare che “se ne e’ discusso oggi in un confronto svoltosi in modalita’ webinar tra il presidente di alleanza cooperative agroalimentari giorgio MERCURI, affiancato dai vice presidenti e dai responsabili dei coordinamenti settoriali, e gli eurodeputati paolo DE CASTRO e herbert DORFMANN per fare il punto sulle politiche che l’europa si appresta a perseguire nel quadro del green deal e che stanno gia’ prendendo forma attraverso due documenti sulla biodiversita’ e sulla ‘farm to fork’, documenti che fissano precisi obiettivi in materia di riduzione di fitofarmaci e dei fertilizzanti, benessere animale, utilizzo degli antibiotici, ed etichettatura, solo per citare i principali dossier aperti”. “pur comprendendo l’ambizione europea di porsi come leader mondiale nel perseguimento di una maggiore sostenibilita’, stupisce il fatto che non sia stata effettuata alcuna valutazione di impatto delle politiche delineate dalla commissione”, ha spiegato MERCURI, che ha evidenziato: “a nostro avviso, invece, non si puo’ prescindere da un’attenta analisi sugli effetti che le proposte avrebbero rispetto alla produttivita’ e competitivita’ delle imprese agroalimentari europee. la strategia farm to fork, in altre parole, non deve pregiudicare l’efficienza del nostro sistema agroalimentare, a tutto svantaggio della redditivita’ di migliaia di agricoltori e allevatori”. “una strategia europea che voglia rendere piu’ sostenibile la produzione e il commercio di prodotti alimentari made in ue non puo’ inoltre perdere di vista la realta’ economica in cui operano le imprese del settore, ovvero un mercato globale”, ha proseguito il presidente dell’alleanza cooperative agroalimentari. “misure ambientali che non siano omogenee nei vari paesi del mondo potrebbero quindi risultare inefficienti in vista dell’obiettivo di mitigare il riscaldamento globale. cio’ non significa che bisogna rimanere inerti di fronte alla impellente necessita’ di adottare modelli di produzione piu’ sostenibili, ma che occorre farlo con la necessaria gradualita’”, ha spiegato MERCURI. “un’altra istanza che l’alleanza ha espresso agli eurodeputati e’ la necessita’ che le ambizioni della farm to fork non stridano con il percorso di revisione della pac: gli agricoltori hanno assolutamente bisogno che il quadro normativo comunitario sia il piu’ possibile univoco e coerente”, continua il comunicato. “non e’ accettabile chiedere che i maggiori costi di produzione siano pagati solo dagli agricoltori: al contrario ci deve essere il supporto adeguato, in termini di tempi e di risorse, per una transizione verde che sia premiante e non penalizzante. c’e’ il rischio reale che si vada infatti incontro ad una diminuzione quantitativa della produzione agricola europea, con una possibile contrazione anche del consumo di prodotti comunitari ad alto valore aggiunto, a tutto vantaggio di produzioni extra-europee piu’ economiche e meno performanti da un punto di vista della salubrita’ e degli standard alimentari”, ha detto MERCURI. “anche rispetto all’obiettivo di ridurre i fitofarmaci, la cooperazione agroalimentare ha espresso alcune riserve ‘dal momento che l’approccio dovrebbe piuttosto essere quello di incentivare prima le alternative alla chimica e, solo successivamente, operare dei tagli lineari sull’utilizzo dei fitosanitari'”, prosegue il comunicato. “durante l’incontro il presidente MERCURI ha voluto sottolineare la specificita’ della cooperazione agroalimentare, ‘un modello che, essendo caratterizzato da una aggregazione di molti produttori anche di piccole dimensioni, aiuta ad elevare gli standard ambientali e sanitari della agricoltura nel suo insieme in tempi piu’ brevi e con minori sforzi, mettendo in essere azioni di sistema’”, evidenzia il comunicato. “attraverso la valorizzazione della filiera cooperativa, secondo l’alleanza cooperative, alcuni obiettivi possono essere raggiunti con uno sforzo economicamente sostenibile poiche’ la cooperativa e’ di per se’ un modo di fare impresa sostenibile: aggregare molti agricoltori di piccole e medie dimensioni per svolgere alcune attivita’ in maniera aggregata comporta l’ottimizzazione di risorse naturali ed economiche con vantaggi per l’ambiente e per gli agricoltori”, conclude il comunicato.