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gli agricoltori sono forti consumatori di acque dolci e per questo la corte dei conti europea – informa un comunicato – sta “valutando l’impatto della politica agricola dell’ue sull’uso sostenibile delle risorse idriche. l’audit, che e’ appena stato avviato, risultera’ utile ora che l’ue avanza verso la prevista riforma della politica agricola comune”. “gli agricoltori sono forti consumatori di acque dolci e sono anche tra i primi ad essere colpiti dalla penuria d’acqua”, ha dichiarato joëlle ELVINGER, il membro della corte dei conti europea responsabile dell’audit, spiegando che lo scopo della corte “e’ stabilire nello specifico se l’azione dell’ue e degli stati membri in materia di agricoltura sia adeguata ed efficace nell’applicare e far rispettare i princi’pi di gestione sostenibile di questa risorsa vitale”. l’attuale approccio dell’ue alla gestione delle risorse idriche – ricorda la corte – e’ basato sulla direttiva quadro sulle acque del 2000. la pac – specifica la corte – riveste un ruolo importante nella sostenibilita’ delle risorse idriche, offrendo strumenti che possono contribuire a ridurre le pressioni su queste ultime ma anche, ad esempio, finanziare infrastrutture di irrigazione. la corte valutera’ se la commissione ha tenuto conto dei princi’pi relativi all’uso sostenibile delle acque nelle norme della pac e se gli stati membri applicano tali princi’pi e forniscono incentivi per l’uso sostenibile delle acque in agricoltura.