BILANCIO UE: GIANSANTI (CONFAGRI), BENE PROPOSTA SU RECOVERY FUND MA PER AGRICOLTURA SCELTE NEGATIVE

“la proposta di compromesso sul piano per la ripresa ha tutti presupposti per far ripartire l’economia europea e salvaguardare il mercato unico. per l’agricoltura, invece, le indicazioni contenute nel progetto relativo al bilancio pluriennale dell’unione non sono favorevoli”, ha affermato il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI in merito alle proposte di compromesso presentate dal presidente del consiglio europeo, charles MICHEL, in vista della riunione dei capi di stato e di governo della ue che si svolgera’ il 17 e 18 luglio. “sul piano finanziario c’e’ un miglioramento rispetto alle proposte finora in discussione. tuttavia, in termini reali, la dotazione per l’agricoltura nel periodo 2021-2027 sarebbe comunque inferiore di circa il 10% a quella attuale”, sottolinea GIANSANTI. “inoltre, la bozza di compromesso del presidente del consiglio europeo contiene alcune indicazioni che contrastano con una visione della pac che e’, e deve restare, una politica economica a sostegno della produzione e della competitivita’ delle imprese senza discriminazioni in base alla dimensione”, evidenzia GIANSANTI. “il massimale proposto per i pagamenti diretti (capping) alle imprese piu’ grandi colpirebbe le strutture che producono per il mercato e piu’ aperte alle innovazioni tecniche necessarie per una maggiore sostenibilita’ ambientale”, puntualizza il presidente di confagricoltura. “la cosiddetta convergenza esterna, per ridurre il divario dei pagamenti diretti erogati nei diversi stati membri, e’ uno strumento antieconomico perche’ non tiene conto dei divari esistenti in termini di costi di produzione e potere d’acquisto”, spiega GIANSANTI, che sottolinea: “come ha gia’ rilevato la ministra BELLANOVA, l’italia sarebbe tra gli stati membri piu’ penalizzati”. “sono incerte le prospettive dei mercati e dei consumi dopo la pandemia; il sistema multilaterale di gestione degli scambi e’ in piena crisi; rischiano di salire le tensioni commerciali con gli stati uniti e non sembra a portata di mano l’accordo con il regno unito. inoltre, l’emergenza sanitaria ha riproposto la questione della sovranita’ alimentare europea”, evidenzia GIANSANTI, che afferma: “nell’attuale situazione di incertezza il consiglio europeo dovrebbe limitarsi a fissare il bilancio pluriennale dell’unione per l’agricoltura, lasciando aperte tutte le strade per le scelte finali sulla riforma della pac”. “per essere di reale supporto al settore agricolo, la nuova pac dovra’ essere varata in base all’evoluzione di questo scenario, mettendo da parte una visione contraria alle regole dell’economia e allo spirito d’impresa”, conclude GIANSANTI.