ANAS : DA ASSEMBLEA PUNTO SU SITUAZIONE SETTORE SUINO E NOVITA’ MIGLIORAMENTO GENETICO RAZZE ITALIANE

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“i dati presentati nel corso dell’assemblea anas mettono in evidenza che la suinicoltura italiana e’ la piu’ penalizzata a livello europeo dagli effetti della pandemia covid-19, perche’ l’impatto delle misure restrittive ha colpito alcuni dei canali di distribuzione fondamentali per i prodotti di qualita’, che rappresentano il tratto distintivo della suinicoltura italiana”, rende noto un comunicato di anas -associazione nazionale allevatori suini. “nel 2019 il 76% dei suini nati ed allevati in italia e’ stato destinato ai circuiti dop e i suini delle razze autoctone, allevati in contesti rurali, alimentano nicchie di mercato che fanno leva sul legame col territorio e la tradizione rurale”, spiega il comunicato. “anas stima che la produzione domestica 2019 e’ aumentata del 3% ma per effetto di un prezzo medio inferiore al 2018 il valore franco azienda del settore e’ leggermente diminuito (-1%) e si e’ attestato a 2,482 miliardi di euro”, continua il comunicato. “l’industria italiana si approvvigiona in modo massiccio di materia prima importata per la trasformazione in prodotti cotti, altri prosciutti crudi, speck. nel 2019 si stima siano state importate circa 56 milioni di cosce, in media piu’ di un milione alla settimana”, prosegue il comunicato. “cio’ nonostante non e’ ancora stato possibile collocare la piccola quota di cosce temporaneamente eccedenti nei circuiti dop in sostituzione di una parte marginale della materia prima importata”, ha evidenziato il presidente di anas thomas RONCONI. “misura che avrebbe permesso, secondo RONCONI, il mantenimento di un equilibrio tra l’offerta e la domanda di suini ed impedito il tracollo dei prezzi dei suini a livelli drammaticamente al di sotto del costo medio di produzione”, sottolinea il comunicato. per questo RONCONI ha ribadito che “oltre agli interventi per sostenere una ripresa dei consumi e l’alleggerimento dei magazzini dei prosciutti, sono necessari interventi per mettere in sicurezza l’attivita’ delle scrofaie, che custodiscono il patrimonio di biodiversita’ italiana e sono il pilastro del made in italy suinicolo”. “la consistenza delle scrofe e’ stabile da alcuni anni ed ammonta a circa 550.000 capi”, precisa il comunicato. “inoltre, vista l’importanza dei circuiti dei prosciutti dop e’ necessario proseguire con coerenza e determinazione per il definitivo rilancio del prodotto”, spiega il comunicato. “il 2019 e’ stato un anno importante, sono stati innovati i piani di controllo e sono stati aggiornati i disciplinari dei prosciutti di san daniele e parma. entrambe le iniziative sono state messe a punto con l’obiettivo di rimuovere alcune criticita’ del passato e dare nuovo slancio alla politica di qualita’ ed alla connessa generazione di valore”, sottolinea il comunicato, nel precisare che “gli assi portanti di questa politica sono l’ottenimento di prodotti piu’ caratterizzati, perche’ qualitativamente distinguibili, legati al territorio, coerenti con la tradizione, e comunicati al consumatore in modo trasparente”. RONCONI ha ricordato che “la suinicoltura italiana sara’ chiamata ad affrontare anche la sfida derivante dalla strategia farm to fork e biodiversity 2030 proposta dalla commissione europea”. “si tratta di iniziative che avranno un rilevante impatto sulle modalita’ di allevamento e di gestione dei terreni agricoli”, spiega il comunicato. a questo proposito RONCONI ha sottolineato: “dovremmo impegnarci per valorizzare i punti di forza della suinicoltura italiana, che e’ la suinicoltura della biodiversita’, e per rendere l’attivita’ di allevamento piu’ sostenibile anche dal punto di vista economico”. “anas e’ l’ente selezionatore delle razze suine e pertanto custodisce e migliora il patrimonio della biodiversita’ suinicola italiana”, afferma il comunicato. “il 2019 e’ stato un anno importante per il rafforzamento dei programmi genetici delle razze italiane e per il completamento delle iniziative del progetto ‘suinicoltura italiana sostenibile – suis’ (psrn sottomisura 10.2)”, prosegue il comunicato, nel sottolineare che “sono stati ottenuti importanti risultati che consentiranno di attuare il miglioramento dell’efficienza produttiva, della docilita’ e benessere dei suini allevati in gruppo, della resistenza alle malattie ed agli stress ambientali, della tracciabilita’ genetica dei prodotti”. “in altre parole, sono state poste alcune importanti basi per affrontare la sfida della sostenibilita’ economica, ambientale ed etica dei prossimi anni”, conclude il comunicato. la relazione annuale del consiglio direttivo e’ consultabile al seguente link: https://bit.ly/2YSy4ny