(riproduzione riservata)
“sono numeri che non avremmo mai voluto leggere ma che da tempo abbiamo preannunciato: al di la’ dell’effetto scorte e al netto del fatto che il settore e’ stato in prima linea durante tutta la fase1, l’industria alimentare ha registrato grandi perdite, dovute soprattutto alla chiusura del canale horeca e alla frenate sulle esportazioni. questi dati sono la prova di quello che dicevamo da tempo: l’industria alimentare non e’ esente dalla crisi”, ha detto il presidente di federalimentare, ivano VACONDIO, commentando, durante la conferenza stampa cibus di oggi, i dati istat che mostrano la produzione alimentare di marzo, a parita’ di giornate, registrare un calo del -6,5% nel confronto marzo 2020/19. numeri che pesano anche sul trimestre gennaio-marzo 2020 che ora segna un timido +0,8% rispetto all’anno precedente (sul bimestre, segnava +4,9%). “questi numeri sono una testimonianza anche per gli scettici e non dimostrano solo che persino il nostro settore sta subendo il contraccolpo provocato dal coronavirus, ma anche che il contraccolpo e’ il peggiore di sempre. non si sono mai registrate infatti perdite cosi’ grandi prima d’ora. basti pensare che dopo la crisi del 2008 i cali registrati non sono andati oltre a un picco negativo del -1,9%, imparagonabile a quello assai peggiore che purtroppo dovremmo registrare a fine 2020”, ha concluso VACONDIO.