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il segretario generale della flai-cgil giovanni MININNI ha tenuto questa mattina una conferenza stampa riguardante la norma introdotta con il decreto legge rilancio che permette l’ ottenimento del permesso di soggiorno per gli irregolari impiegati come manodopera agricola. la misura introdotta nel decreto legge “ha tenuto conto del nostro appello”, sotto vari aspetti ha dichiarato il segretario generale della flai. il provvedimento “ci rende molto soddisfatti” anche se “ogni legge puo’ sempre essere migliorata” e in questo senso “ci adopereremo con emendamenti”, ha precisato il sindacalista. “dovremo batterci con maggiore forza perche’ sara’ piu’ facile adesso togliere il terreno a caporali e criminalita’ organizzata, ma occorre che le ministre BELLANOVA e CATALFO continuino questa battaglia rafforzando la legge 199/2016, affinche’ venga applicata in tutte le sue parti, soprattutto per collocamento, accoglienza e prevenzione, istituendo le sezioni territoriali per il lavoro agricolo di qualita’”, ha precisato MININNI. “la parte piu’ importante del decreto riguarda la possibilita’ per ogni datore di lavoro di avviare una pratica di regolarizzazione per un anno” ha sottolineato MININNI, spiegando che in agricoltura “si puo’ attivare un contratto anche con un sola giornata di lavoro perche’ i contributi si versano a giornata”. “il legislatore ha assunto in pieno le specificita’ agricole, scrivendo bene la norma”, ha indicato il segretario generale sottolineando quanto, nella norma, sia “molto importante il riferimento alle attivita’ connesse” come stabilite dall’articolo 2135 del codice civile che definisce la figura dell’imprenditore agricolo. “con la possibilita’ di regolarizzare i fantasmi”, possono uscire da una condizione di invisibilita’ persone che potranno, volendo, circolare liberamente e cambiare lavoro, sottraendosi al ricatto dei caporali. infatti “nel decreto sono previste tutte le azioni che potranno permettere a queste persone di avere finalmente una soluzione alloggiativa dignitosa che consentira’ loro di seguire tutti i protocolli e gli accorgimenti necessari per prevenire il contagio da coronavirus. ne va dell’interesse di tutti. il decreto apre per tante donne e tanti uomini una prospettiva di uscita dai soprusi, dai ricatti e dallo sfruttamento attraverso i quali hanno conosciuto il nostro paese. ne beneficeranno anche i lavoratori italiani perche’ non potranno essere piu’ ricattati dalle aziende che sfruttano con la minaccia di trovare manodopera a piu’ basso costo. se siamo capaci e se lo stato sara’ presente si apre la concreta possibilita’ di cancellare il diffuso sotto-salario che esiste in agricoltura”, ha spiegato il segretario generale della flai cgil. “una regolarizzazione per il settore agricolo non c’e’ mai stata nel nostro paese e per questo non possiamo non salutare positivamente il provvedimento”, ha ribadito il sindacalista concludendo l’incontro con la stampa. “la regolarizzazione e’ un colpo forte al sistema di sfruttamento che si e’ radicato nel lavoro, a partire dall’agricoltura. e’ dall’esplosione dell’emergenza che la flai cgil si e’ messa ventre a terra per pretendere la regolarizzazione dei migranti invisibili. il nostro sguardo non si e’ mai allontanato da questo specchio di umanita’, troppo spesso schiacciata. in ogni parte di italia, ci misuriamo quotidianamente con i bisogni, le solitudini e le speranze di tanti migranti che sanno bene che ci facciamo sempre carico delle loro istanze. abbiamo fatto rimbombare la voce di queste donne e questi uomini muti per forza”, ha dichiarato jean-rene’ BILONGO coordinatore dell’osservatorio placido rizzotto/flai cgil. “con l’emergenza sanitaria, la flai cgil si e’ posta l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno. meno che mai quelle decine di migliaia di diseredati. l’abbiamo fatto interpellando le istituzioni repubblicane, insieme all’associazione terra e sostenuti da un ampio schieramento di associazioni, organizzazioni e di tantissimi cittadini. noi abbiamo tenuto il fiato sul collo del governo e della politica e la regolarizzazione e’ il punto di arrivo di questa pressione. chi li considerava come dei paria avra’ ora a che fare portatori di diritti, a partire dai diritti sul lavoro. la flai continua senza sosta la sua azione di presidio di legalita’ attraverso il sindacato di strada. e dovremo cimentarci con la fonte delle iniquita’ ai danni dei migranti cioe’ la BOSSI- FINI”, ha concluso BILONGO.