COOP AGROALIMENTARI, RETAIL E EXPORT CIBO MENO IN CRISI DI ALTRI ASSICURA GARDINI (CONFCOOPERATIVE)

“per le attivita’ agroalimentari strategiche c’e’ stato un cambio di mercato: si sono dimezzati gli acquisti horeca ma il retail ha compensato e veicolando tutte le derrate andavano a ristoranti mense eccetera e forse anche qualcosa in piu'” grazie all'”effetto dispensa”, che, peraltro, ha orientato gli acquisti verso cibi a piu’ lunga coservazione, ha dichiarato maurizio GARDINI, presidente di confcooperative rispondendo a una domanda di agra press durante la conferenza stampa in remoto di presentazione di un focus del censis sulla crisi coronavirus. GARDINI ha anche chiarito che “sul fronte delle esportazioni fino a meta’ marzo mercato e’ stato normale ma che, da quando si e’ diffuso il virus in germania e francia, e’ cresciuta la richiesta di prodotti non deperibili. a questo riguardo GARDINI ha paventato il pericolo che manchi manodopera per le raccolte ricordando di aver chiesto alla ministra delle politiche agricole teresa BELLANOVA un intervento. “noi facciamo lavorare, noi abbiamo bisogno di lavorare”, ha sottolineato il presidente di confcooperative criticando quanti preferiscono il reddito di cittadinanza al lavoro nei campi e quanti hanno suggerito il ricorso alla cassa integrazione nelle cooperative. GARDINI ha ribadito piu’ volte che gli ammortizzatori sociali sono importanti ma che il tema vero e’ rimettere in moto l’economia e le imprese e, a questo riguardo, ha auspicato, sia pure nel rispetto di norme sanitarie rigorose, la riapertura delle attivita’ economiche. “il paese uscira’ diverso e spero che ci sara’ una attenzione al cibo di qualita’ soprattutto prodotto vicino casa”, ha auspicato. complessivamente i numeri delle cooperative sono in controtendenza rispetto ai dati del censis perche’ molte di queste sono i presenti in filiere strategiche come l’alimentare, il socio sanitario, le pulizie degli ospedali e la gdo nonche’ l’attivita’ bancaria, ha indicato GARDINI. questo rappresenta un vantaggio per la ripresa, ma c’e’ necessita’ che la pubblica amministrazione paghi i propri debiti e che l’accesso al credito sia facile. a questo proposito, in ordine alle misure per le imprese varate dal governo nelle ultime ore, GARDINI ha ribadito che la parola d’ordine rimane “liquidita’ per le imprese” ed ha messo in guardia dal concreto rischio che la burocrazia non solo italiana possa rallentare l’accesso al credito consentito dal provvedimento. “questa battaglia (contro il coronavirus) non si vince da soli ne’ come persone ne’ come paese e l’ europa ha un’occasione per riscrivere il proprio ruolo, ma se cosi’ non fosse il paese dovrebbe reagire con orgoglio presidiando se stesso”, ha indicato il presidente e che ha sottolineato l’importanza degli eurobond. GARDINI ha esplicitamente criticato le aziende che si fregiano di opere di bene ma pagano le tasse altrove, per esempio in olanda. Le cooperative non delocalizzano ha ricordato.