date: Gen 28, 2020
“il testo unificato sulla pesca (proposte di legge c. 1008 L’ABBATE, c. 1009 D’ALESSANDRO e c. 1636 VIVIANI), adottato martedi’ 21 gennaio dalla XIII commissione (agricoltura) della camera dei deputati come testo base, rappresenta un insieme di norme molto interessante che tenta di dare risposte adeguate a numerose istanze e sollecitazioni emerse negli ultimi anni; dal tema della semplificazione (art. 2) a quello degli ammortizzatori sociali (art. 3), per non parlare delle licenze di pesca (art. 8) nonche’ di quello annoso quanto spinoso della determinazione dei canoni demaniali per la pesca e l’acquacoltura (art. 12); su quest’ultimo si sono anche registrate in passato importanti segnalazioni da parte dell’agcm – autorita’ garante della concorrenza e del mercato a causa dell’effetto distorsivo prodottosi con l’abrogazione nel 2004 dell’art. 27-ter della legge n. 41/82 che attribuiva pari trattamento a tutti coloro svolgessero professionalmente l’attivita’ di allevamento”, sottolinea l’alleanza pesca in un comunicato stampa. “speriamo che questa volta si riesca ad arrivare in porto e che la volonta’ del legislatore sia piu’ determinata di quanto non avvenne nel corso della precedente legislatura; l’alleanza ricorda che 2 anni fa l’iter di approvazione dell’allora proposta di legge s. 2914 (interventi per il settore ittico; deleghe al governo per il riordino e la semplificazione normativa nel medesimo settore e in materia di politiche sociali nel settore della pesca professionale) si arresto’ al senato, con la fine naturale della XVIIa legislatura, dopo essere stata votata in prima lettura proprio qui a montecitorio il 21 settembre 2017”, precisa l’alleanza pesca. “annunciato per marzo l’arrivo in aula della proposta odierna: non resta che sperare in un esito positivo dei lavori parlamentari; dopo la legge di bilancio, ci auguriamo che tra testo unificato e collegato agricolo il settore possa continuare a contare sull’attenzione del parlamento”, conclude l’alleanza pesca.
