(riproduzione riservata)
“nove imprese ittiche su dieci hanno difficolta’ di accesso al credito. un giovane imprenditore su due non sceglie di investire nel settore anche per questo motivo, oltre alle criticita’ strutturali del comparto e alla eccessiva burocrazia. e’ la fotografia scattata dell’alleanza delle cooperative italiane pesca che ha organizzato a roma una tavola rotonda, ‘fishcreditcoop: una bussola per il credito alle imprese’, per fare il punto sul tema, coinvolgendo l’ismea, il mipaaf e cooperfidi italia”, rende noto l’alleanza in un comunicato, nell’evidenziare che “tra le maggiori difficolta’ registrate le aziende segnalano quelle per reperire risorse destinate all’acquisto delle imbarcazioni e per le spese relative alle attrezzature e ai motori”. “nel settore ci sono problemi seri di sottocapitalizzazione. una situazione che va affrontata alla radice. per una impresa di medie dimensioni con costi di gestione di 200 mila euro, spesso gli utili, al netto degli stipendi pagati, non arrivano a 20 mila euro”, sottolinea l’alleanza, che afferma: “auspichiamo che quanto prima diventi operativo il decreto ministeriale con i criteri per stabilire le modalita’ di accesso al credito delle imprese di pesca e acquacoltura”. “ora che la commissione europea ha dato il via libera a questo tipo di interventi, non considerandoli aiuti di stato, come avviene gia’ in agricoltura, dovremmo essere in dirittura di arrivo”, conclude l’alleanza.